PROGRAMMA BIENNALE PFN FILLEA 2009/2010

(Direttivo 5 e 6 maggio 2009)

Premessa

Questo progetto consolida le esperienze positive di questi cinque anni di Programma Nazionale di Formazione Fillea ed aggiunge alcune attività nuove, rispondendo alle sollecitazioni della Segreteria e dei Dipartimenti della Fillea Nazionale.
E' una proposta aperta alla discussione.
Si mantengono quindi i percorsi formativi nazionali già esistenti, con alcune precisazioni e perfezionamenti:
 percorso Sindacato Multietnico (di ingresso)
 percorso Giovani Dirigenti (segreterie territoriali nuove o con nuovi ingressi)
 percorso Formatori Territoriali (formatori ed organizzatori della formazione territoriale)
 corsi a catalogo a disposizione dei territori (per funzionari e delegati)
Si aggiungono alcuni percorsi di formazione permanente ed attività formative nuove:
 formazione permanente a tema per i massimi dirigenti Fillea
 formazione per gli amministratori degli enti paritetici contrattuali
 campagne di formazione sulle priorità dei Dipartimenti

Struttura generale delle attività formative

PERCORSI FORMATIVI

1. Percorso formativo - master per giovani funzionari italiani e stranieri “Sindacato Multietnico” (già in essere)

Percorso formativo di ingresso per funzionari giovani o di recente ingresso in Fillea (funzionari)
Caratteristiche:
• moduli di un giorno e mezzo, ogni due mesi; durata di circa un anno e mezzo (15/16 moduli)
• docenti interni ed esterni
• riguarda le conoscenze fondamentali in materia di diritto del lavoro, diritto sindacale, contratti, salute e sicurezza, enti bilaterali, comunicazione interculturale, con specifico riferimento ai nostri settori
• prevedere una edizione ogni anno e mezzo con circa 20/30 corsisti
• i gruppi sono formati a livello nazionale e prevedono in ogni gruppo la presenza di funzionari provenienti da tutta Italia, di cui naturalmente anche funzionari stranieri e donne (non al di sotto della norma antidiscriminatoria)
• si possono prevedere dei momenti tipo "stage" organizzati come scambi di visite tra strutture ed uscite in cantiere dei corsisti con i funzionari del territorio ospitante
• il percorso formativo termina con l’elaborazione, da parte dei corsisti, di una breve tesina (sui temi trattati nell’ambito del percorso formativo) e la sua presentazione/ discussione presso una commissione o organismo dirigente fillea
NB: il programma verrà coordinato anche con le esigenze dei Dipartimenti (riguardo ai temi da trattare ed eventualmente ai docenti da utilizzare)

2. Percorso formativo – master “Giovani Dirigenti” (già in essere)

Percorso formativo per le segreterie con quadri giovani o provenienti da altre categorie
Caratteristiche:
• moduli di un giorno e mezzo, ogni due mesi; durata di circa un anno (10 moduli)
• docenti interni ma soprattutto esterni (professionisti esperti, docenti universitari, tecnici e consulenti della Fillea Nazionale)
• riguarda conoscenze ed approfondimenti con un alto livello di qualità dei contenuti e dell'aggiornamento, con lo scopo di sviluppare le conoscenze su materie di interesse della categoria ma anche dare una cultura generale su materie quali il processo produttivo in edilizia, l'innovazione, le politiche industriali, l'organizzazione del lavoro, le politiche europee, sempre con riferimento ai nostri settori (costruzioni e indotto / edilizia e impianti fissi)
• prevedere una edizione ogni anno o ogni anno e mezzo, a seconda dell'effettiva numerosità e ricambio dei quadri dirigenti nuovi (max 20 corsisti per gruppo)
• i gruppi sono formati a livello nazionale e prevedono in ogni gruppo la presenza di funzionari provenienti da tutta Italia, di cui naturalmente anche funzionari stranieri e donne (non al di sotto della la norma antidiscriminatoria)
• il percorso formativo termina con l’elaborazione, da parte dei corsisti, di una breve tesina (sui temi trattati nell’ambito del percorso formativo) e la sua presentazione/ discussione presso una commissione o organismo dirigente fillea
NB: il programma verrà coordinato anche con le esigenze dei Dipartimenti (riguardo ai temi da trattare ed eventualmente ai docenti da utilizzare)

3. Percorso Formatori ed Organizzatori della formazione Territoriali (già in essere)

Percorso formativo destinato ai formatori ed agli organizzatori della formazione nei territori
Caratteristiche:
• moduli di una giornata, ogni due mesi; formazione permanente
• docenti interni ed esterni
• riguarda conoscenze e aggiornamento in materia di diritto del lavoro, diritto sindacale, contratti, salute e sicurezza, enti bilaterali, con specifico riferimento ai nostri settori, che i corsisti dovranno trasformare in momenti formativi per i delegati del proprio territorio o del territorio regionale (dove ci sia l'accordo)
• ai corsisti vengono fornite le "Guide del formatore Fillea" sui principali temi sindacali e dei nostri settori, con materiali didattici, testi di riferimento per le lezioni e dispositivi didattici per la preparazione dei corsi (sia come docenti che come organizzatori)
• alcuni corsisti che se ne rendano disponibili e che ne abbiano le qualità, possono essere utilizzati anche per le docenze nei corsi per delegati del Catalogo nazionale, in altri territori.

4. Formazione per gli amministratori degli enti paritetici (nuovo)

Percorso formativo destinato agli amministratori degli enti paritetici di settore
Caratteristiche:
• prevedere almeno due edizioni all'anno di corsi di conoscenza fondamentale delle casse edili da un lato e del sistema delle scuole edili, formedil e cpt dall'altro
• i gruppi sono formati a livello nazionale, da funzionari che abbiano incarichi di amministratori nei nostri enti, e prevedono in ogni gruppo la presenza di funzionari provenienti da tutta Italia
• docenti interni ed esterni
• il programma va impostato anche in collaborazione con i Dipartimenti interessati alle diverse questioni trattate (riguardo ai temi e ai docenti)
NOTA: questo tipo di formazione può essere anche realizzata unitariamente con Filca e Feneal, con l'obiettivo di creare conoscenze e comportamenti condivisi tra le parti sindacali che siedono negli enti.

5. Formazione permanente a tema per l'apparato nazionale, la Direzione, il gruppo di massimi dirigenti (nuovo)

Percorso formativo destinato al gruppo dei massimi dirigenti Fillea
Caratteristiche:
• seminari specialistici di approfondimento su temi inerenti la categoria, le politiche e strategie sindacali, aggiornamenti legislativi, materie economiche e di politica industriale, innovazione, politiche europee
• rivolti al gruppo dei massimi dirigenti Fillea
• mezza giornata o una giornata di formazione


FORMAZIONE A TEMA O PER OBIETTIVI

6. Corsi a catalogo a disposizione dei territori (già in essere)

Formazione diffusa sul territorio per funzionari e delegati Fillea
Caratteristiche:
• corsi predisposti dal Nazionale a catalogo
• definiti anche in collaborazione con i Dipartimenti (riguardo ai temi e ai docenti)
• da realizzare su richiesta dei singoli territori, in loco
• docenti interni (tutto gratuito per i territori) o docenti esterni (condivisione della spesa tra territorio e Nazionale)
• corsi per funzionari e corsi per delegati/RSU/RLS

7. Campagne di formazione sulle priorità dei Dipartimenti (nuovo)

Formazione che risponda a specifici obiettivi del dipartimento interessato, diffusa sul territorio o realizzata centralmente, per funzionari e/o delegati Fillea, (ad esempio: campagna formativa per la contrattazione di secondo livello)
Caratteristiche:
• impostazione e programma costruiti con il Dipartimento interessato
• svolti a livello nazionale oppure capillarmente sul territorio (livelli regionali, interregionali, interprovinciali)
• docenti interni ed esterni
• scelta della platea a seconda delle esigenze: segreterie, funzionari, RSU, gruppi misti
• programmazione e calendario stabilito a livello nazionale e concordato con i territori coinvolti

Aspetti metodologici

RECLUTAMENTO DEI CORSISTI
• L’avvio di ogni percorso formativo sarà preceduto da una fase di pubblicizzazione e comunicazione alle strutture, in modo da dare la possibilità a tutti i funzionari e a tutti i territori interessati di accedervi
• Le modalità di reclutamento saranno anch’esse esplicitate, definendo con trasparenza il tipo di destinatari, per funzioni organizzative, caratteristiche e livello di esperienza all’interno della Fillea
• I gruppi in formazione dovranno sempre essere costituiti con una particolare attenzione alla presenza di tutte le anime sociali presenti nella nostra categoria (nord/centro/sud; italiani/stranieri; donne/uomini).

SCELTA DEI DOCENTI
• Nell'utilizzo di docenti interni, bisogna garantire non solo la competenza della materia da parte del docente, ma anche la sua capacità didattica, altrimenti la formazione che si vuole fare rischia di essere vanificata dalla bassa comunicazione tra platea e docente.
• L'utilizzo di docenti esterni, provenienti dal mondo universitario e da quello dei professionisti, serve ad innalzare il livello culturale e tecnico della categoria e dei suoi dirigenti. Naturalmente la scelta di questi esperti esterni deve tenere conto di una loro effettiva conoscenza del mondo del lavoro reale nei nostri settori, ma anche di una loro vicinanza e condivisione rispetto alle finalità ed al ruolo che il sindacato svolge nel mondo del lavoro.

FORMAZIONE E “PERCORSI DI CARRIERA” INTERNI
Pur tenendo conto delle regole interne confederali per la promozione dei quadri e l’affidamento delle responsabilità organizzative, nonché del peso della rappresentanza e delle esperienze maturate dalla persona, si ribadisce il principio che la formazione fatta debba essere uno dei diversi elementi da tenere in conto nella valutazione di un quadro/dirigente sindacale.
Infatti, un funzionario che abbia acquisito conoscenze e competenze tramite la formazione, oltre a quelle tipiche dell’attività pratica sindacale quotidiana sul territorio, risulta con ogni probabilità essere più preparato, aggiornato e dotato di maggiori strumenti di chi questa formazione non l'ha fatta.

VALUTAZIONE DEI PERCORSI FORMATIVI
Per quanto riguarda i percorsi formativi, prevediamo periodiche verifiche con i corsisti per valutare la loro soddisfazione rispetto ai temi trattati, l’acquisizione di conoscenze e competenze per il lavoro di funzionari sindacali, nonché la raccolta del fabbisogno formativo.
Fa parte inoltre del sistema di valutazione dei percorsi formativi, l’elaborazione finale da parte di ciascun corsista di una tesina, che riprenda alcuni temi della formazione ricevuta e li applichi in forma di piccolo progetto alla propria realtà territoriale ed attività sindacale.

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Campagna di formazione
"CONTRATTAZIONE DI SECONDO LIVELLO"
PER EDILIZIA ED IMPIANTI FISSI

Caratteristiche ed obiettivi
Formazione della "frontiera" (segretari, funzionari ed RSU) che contratta, per rafforzarne le competenze e gli strumenti, in modo che:
 abbia un ruolo negoziale forte sia sul fronte dei diritti che su quello dei redditi (considerando la congiuntura estremamente sfavorevole in cui siamo entrati)
 che non si limiti alla gestione delle crisi, ma faccia anche proposte di uscita dalla crisi e di futuro sviluppo
 che conosca non solo gli strumenti contrattuali tradizionali, ma anche le possibilità date dalle politiche economiche territoriali, le politiche industriali generali e territoriali e dal lavoro in sinergia con la Confederazione


Proposta

Due interventi formativi
Distinguiamo due percorsi formativi, che su certi temi possono intrecciarsi: uno per l'edilizia ed uno per gli impianti fissi, con caratteristiche e destinatari diversi.
Possiamo ipotizzare circa cinque giornate d'aula per l'uno e per l'altro.
Una prima parte (due giornate) strettamente gestita dai Dipartimenti con indicazioni, linee guida ed obiettivi per la contrattazione di questa stagione; ed una seconda parte (tre giornate) di sviluppo di conoscenze e strumenti utili ed approfondimenti per attuare la contrattazione nei propri territori e nelle proprie aziende.

Destinatari
Da definire in accordo con i Dipartimenti.
• Per l'edilizia saranno probabilmente i membri di segreteria, che sono i titolari a realizzare la contrattazione di secondo livello. Va sottolineato che sarebbe auspicabile la partecipazione dell'intera segreteria (e non solo di chi materialmente farà la trattativa) in modo da rendere le conoscenze diffuse e un patrimonio comune, visto che l'edilizia è poi seguita da tutti durante l'attività normale del territorio.
• Per gli impianti fissi, potranno essere le segreterie, i funzionari che seguono le aziende e le RSU più attive nei luoghi di lavoro.

I temi: 1) Parte di base e fondamentale a cura dei Dipartimenti
(2 giornate di seguito)
I temi della contrattazione, obiettivi prioritari, strategie, piattaforme-tipo, ecc.; ossia tutto ciò che il dipartimento ritiene utile portare ai segretari/ funzionari (e/o RSU) dei territori per indirizzarli o sollecitarli alla contrattazione di secondo livello
NB: attualmente in preparazione queste due giornate per la contrattazione integrativa in edilizia

I temi: 2) Parte sugli strumenti e di approfondimento
(3 giornate, da tenersi anche a distanza di tempo tra loro)
Interventi formativi specialistici su conoscenze e strumenti aggiuntivi necessari ad una buona campagna contrattuale.
Alcuni moduli saranno specifici per la platea dell’edilizia da un lato, e per la platea degli impianti fissi dall’altro; altri potranno essere fatti alle due platee insieme.
Dati i tempi, naturalmente i temi saranno affrontati in modo sintetico, ma con l'obiettivo di dare informazioni e strumenti di conoscenza utili alla contrattazione.
I temi possibili (da integrare o modificare nella discussione con i Dipartimenti):
1) Politiche industriali e territoriali (mezza giornata):
Trattato separatamente per la platea dell’edilizia e per quella degli impianti fissi:
• Edilizia:
le politiche di spesa pubblica per infrastrutture e servizi, la programmazione triennale e annuale, le scelte degli enti, l'affidamento dei lavori; come, quando e con quali interlocutori il sindacato può intervenire per influenzare la decisione e la realizzazione di un’opera
• Impianti Fissi
i soggetti delle politiche industriali e territoriali; come vengono decise ed attuate; strumenti economici i finanziari a disposizione per queste politiche e tempi di attuazione; ruolo possibile del sindacato, di categoria e confederale, e le strategie comuni
2) Politiche formative (mezza giornata):
Trattato separatamente per la platea dell’edilizia e per quella degli impianti fissi:
• Edilizia:
Il sistema formativo edile; politiche formative di settore; ruolo delle scuole nella qualificazione e riqualificazione degli addetti; utilizzo dei fondi interprofessionali
• Impianti Fissi
Politiche legate ad ipotesi di sviluppo aziendale per tenere o uscire dalla crisi (riconversioni, sviluppo di nuovi prodotti, nuovi mercati, nuovi processi, ecc.) oppure a politiche di mobilità della forza lavoro sul territorio (ricollocazione sul mercato del lavoro, nuovi mestieri, ecc.); conoscenze necessarie per sviluppare piani aziendali di formazione + contrattare la formazione con l'impresa + utilizzare i fondi interprofessionali + influenzare le politiche formative regionali e provinciali e l'allocazione delle risorse, in collaborazione con la Confederazione
3) Gestione delle crisi (mezza giornata):
Strumenti per la gestione delle crisi e di sostegno al reddito (ammortizzatori sociali)
4) Innovazione (mezza giornata):
Tendenze ed orientamenti possibili per una produzione di settore (edilizia ed indotto) più pulita, più ecocompatibile, a maggior risparmio energetico, con forza lavoro professionalizzata e processo produttivo industriale; conoscenze per una azione di prospettiva in questa fase di crisi
5) Economia d'impresa e bilanci:
Le variabili fondamentali da conoscere dell'impresa; conoscenza degli elementi fondamentali dei bilanci aziendali; chiavi di lettura per comprendere le scelte economiche e finanziarie dell'impresa, la politica di investimento, l’indebitamento, le politiche/strategie rispetto alla forza lavoro, ecc.
In comune per edilizia ed impianti fissi, ma con esempi ed analisi specifiche di aziende dei diversi settori.

Docenti
La parte del Dipartimento è curata e gestita direttamente dal Dipartimento.
La seconda parte sarà realizzata con docenti interni (prevalentemente), della Confederazione, ed in qualche caso docenti esterni.

Organizzazione
I corsi si potranno tenere nei territori, ripartendo i corsisti per gruppi regionali ed interregionali, e dove invece le regioni fossero troppo grosse, prevedendo almeno due gruppi. Secondo questi criteri, in totale i gruppi dovrebbero essere 14, su tutto il territorio nazionale.
Alcuni corsi andranno fatti separatamente per l’edilizia e gli impianti fissi; altri potranno essere fatti in comune, pur mantenendo poi esempi e specificità dei diversi settori. (vedere lo schema successivo).
Questo ci permetterebbe, tra l'altro, anche un risparmio di tempo,e quindi tempi più rapidi nella realizzazione della campagna formativa.

Impianto formativo- schema
 

                   TEMI                                                                                     EDILIZIA                              IMPIANTI FISSI

Parte a cura del Dipartimento

(2 giornate)

Parte degli strumenti/ approfondimenti

(complessive tre giornate)

Politiche industriali e territoriali

(mezza giornata)

Politiche formative aziendali e

territoriali

(mezza giornata) 

Gestione delle crisi

(mezza giornata)

Innovazione

(mezza giornata)

Variabili aziendali e lettura dei

Bilanci

(1 giornata)

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Interventi di formazione

"SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE

PER LE RSU, GLI RLS E GLI RLSSA DEL LEGNO E CEMENTO”

Caratteristiche ed obiettivi

Tenuto conto che le figure degli RLS ed RLSSA ricevono la formazione dovuta per legge e per CCNL da parte dei propri datori di lavoro, si ritiene utile provvedere ad una campagna di formazione delle RSU e degli RLS ed RLSSA nei settori del legno e del cemento, in materia di ambiente e sicurezza, con l’obiettivo di fornire loro strumenti aggiuntivi per una concreta e proficua azione sui luoghi di lavoro.

Nel settore del legno

Approfondimenti relativi alla presenza di polveri e all’utilizzo di particolari tipi di collanti (ad esempio formaldeide) nelle lavorazioni; caratteristiche, e come devono essere trattati nei luoghi di lavoro, secondo le norme di salute e sicurezza; valutazione del rischio ad essi relativa; conseguenze sulla salute e malattie professionali che ne possono derivare; azioni possibili del RLS e della RSU nei confronti delle figure preposte alla salute e sicurezza e del datore di lavoro.

 Nel settore del cemento, calce, gesso, malte, e cave

Formazione sindacale per RSU ed RLSSA riguardo alla nuova figura del RLSSA, con particolare riferimento agli ambiti del suo intervento, ai suoi poteri, alle differenze con la precedente figura del RLS, previsti per legge e in base al CCNL. Approfondimento sulle tematiche ambientali (sia all’interno dei luoghi di lavoro che verso l’esterno), e su come e con quali poteri il RLSSA può intervenire.

NOTA: questa formazione può essere fatta unitariamente, in collaborazione con Filca e Feneal, allo scopo di dare ai rappresentanti aziendali delle tre organizzazioni informazioni, conoscenze e strumenti sindacali comuni.